Il Servizio di Educativa Domiciliare (SED) rappresenta una risposta flessibile ed innovativa al disagio psicosociale, poiché adotta risorse, metodi e strumenti – attraverso il sostegno al minore e al suo contesto di vita – tali da poter prevenire e riparare dinamiche relazionali alterate che troppo spesso sono fonte primaria di rischio sociale.
I destinatari del servizio educativo territoriale sono minori e rispettivi sistemi familiari, che vivono in situazioni di rischio tali da favorire l’insorgenza di problematiche relazionali, emarginazione, e/o devianza.
Si ritiene che il servizio educativo territoriale possa estrinsecare al meglio le sue potenzialità se utilizzato a favore della fascia d’età 0-17 anni (infanzia, fanciullezza, preadolescenza e adolescenza).
Esso può essere altresì erogato a favore di maggiorenni che presentino ritardo cognitivo, difficoltà nel raggiungimento dell'autonomia personale, che siano già beneficiari di interventi educativi e in altri casi particolari nei quali se ne ravvisi la necessità e l’efficacia. Il servizio può essere destinato anche ai portatori di handicap che presentino problematiche educative.
La Giostra della Vita è iscritta all’Albo Regionale ex art.26 L.R. 22/86 per la sezione MINORI tipologia assistenza domiciliare Decreto n. 932 del 15/05/2012, svolge servizi di educativa domiciliare (SED) ed educativa Territoriale (SET) dal 2013.

Obiettivi Specifici per le Famiglie e i minori

Tali servizi si configurano come sostegno proposto dai Servizi Sociali dei Comuni, realizzato da personale qualificato all’interno della famiglia e nell’ambiente di vita degli utenti. I servizi si articolano in prestazioni di sostegno assistenziale ed interventi socio-didattico ed educativi, finalizzati ad un processo d’integrazione sociale del minore, rivolti alla sfera del potenziamento dell’autonomia personale, della socializzazione, della didattica e dell’educazione, oltre a quella affettiva. Perseguono le seguenti finalità:

  • Favorire la permanenza del minore nella famiglia di origine limitando l’inserimento in strutture a carattere residenziale.
  • Stimolare processi di apprendimento e cambiamento nell’ottica del pieno raggiungimento dell’autonomia familiare.
  • Facilitare, favorire e migliorare la qualità del rapporto genitori/figli.
  • Sostenere la coppia genitoriale nell’assunzione di responsabilità legate al proprio ruolo familiare  sociale.
  • Favorire processi di integrazione e socializzazione del minore.
  • Favorire l’armonico sviluppo psico-sociale del minore potenziandone le risorse, le capacità e le abilità individuali.
  • Orientare la famiglia al corretto utilizzo delle risorse territoriali esistenti e migliorare il rapporto con le istituzioni.
  • Contrastare e prevenire fenomeni di disagio minorile e familiare.